Heidegger in Italia

A cura di

Stefano Bancalari (Sapienza Università di Roma) e Costantino Esposito (Università degli Studi di Bari Aldo Moro)

Come ‘si dice’ Heidegger in italiano? Il fascicolo di «Archivio di filosofia» del 1989, che Marco Maria Olivetti volle dedicare a La recezione italiana di Heidegger, ha rappresentato un momento significativo nella Heidegger-Forschung, non soltanto italiana. L’esigenza di riproporre, a distanza di 35 anni, una riflessione
sullo stato degli studi heideggeriani nel nostro paese nasce dalla constatazione del fatto che, da allora, il pensiero di Heidegger è venuto imponendosi con sempre maggior decisione come un punto di riferimento decisivo nel panorama filosofico italiano. Facendo tesoro degli importanti elementi di riflessione emersi in occasione delle giornate di studi organizzate su questo tema dal Centro studi di critica heideggeriana, i contributi qui raccolti intendono rispondere ad alcuni interrogativi nei quali l’approccio ricostruttivo e quello di impegno teoretico in prima persona risultano inevitabilmente e fecondamente intrecciati: quali sono le opere, le nozioni, i temi heideggeriani che hanno trovato particolare risonanza nel dibattito italiano dell’ultimo trentennio o rispetto ai quali il contributo esegetico degli interpreti italiani è stato particolarmente significativo? In che senso, assumendo la prospettiva di chi voglia elaborare una propria autonoma prospettiva teorica, Heidegger rappresenta un
interlocutore imprescindibile? Come sono stati utilizzati e fino a che punto sono tuttora utilizzabili iparadigmi interpretativi offerti da Heidegger su alcune delle questioni centrali del suo pensiero e del pensiero in generale – dalla tecnica all’ontoteologia, dalla Dichtung alla politica, dall’ethos al sacro? Che cosa accade nel passaggio – ‘traduzione’ in tutti i sensi del termine – dalla lingua di Heidegger all’italiano?

Termine per il successivo invio dei contributi in caso di accettazione dell’abstract: 30 Settembre 2024
Lunghezza dei singoli contributi: 40.000 caratteri (inclusi spazi, note e bibliografia)
Lingua dei contributi: italiano